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Il kit di gonfiaggio e riparazione degli pneumatici

In questo articolo del 2010 pubblicato sul sito www.lamianuovaclio.it, il blog dedicato alla mia (e non solo) Renault Clio, raccontavo della mia prima esperienza con il kit di gonfiaggio e riparazione.

In molte auto moderne invece della ruota di scorta viene fornito di base questo kit e nonostante molte diffidenze è una buona soluzione.

Se si buca una ruota, si riparte molto prima, senza sporcarsi e senza fare fatica.

Certo poi bisogna recarsi dal gommista, ma vale lo stesso se si ha la ruota di scorta. Solo che bisogna far riparare la gomma con un pochino più di urgenza.

Ecco quello che c’è da sapere sul kit di gonfiaggio:

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kit di gonfiaggio in uso

Una giornata in spiaggia, molto vento e molte onde.
Nel pomeriggio torno al parcheggio carico di seggioline, ombrellone, borse varie, stanco per il troppo sole ed i bagni a saltare ed ad immergersi sotto le onde, carico tutto, parenti compresi e parto.

Ma fatti pochi metri sullo sterrato sento un fischio, un grido. I parcheggiatori mi stanno avvertendo che ho una ruota bucata. La ruota posteriore sinistra .

Come tutti in questi casi mi sento assalito dallo sconforto, da un po’ di rabbia, da segni di nervosismo.

Ma non tanto perchè ho bucato, ma perchè il primo pensiero che mi viene è che non ho la ruota di scorta ma il nuovo kit di riparazione e gonfiaggio in dotazione della Renault.

Kit che ancora non ho mai guardato con attenzione.
Forza e coraggio, occorre imparare sul momento come si fa.


Scavo nel baule, sotto gli orpelli estivi, e raggiungo la valigetta nera del minicompressore e la bomboletta bianca e li guardo con occhio vacuo.

La bomboletta ha molte scritte, in molte lingue, ma di nessuna utilità.

Il minicompressore si apre e si capisce al volo come funziona. Un cavo va nell’accendisigari. Il cavo è molto lungo e permette di raggiungere qualsiasi ruota ed è comunque agevolato dalla posizione centrale della presa accendisigari.

Un tubo va alla ruota forata per gonfiarla, da avvitare alla valvola.

Ma la bomboletta ?
Prima rivolgo lo sguardo ai disegnini che sono all’interno della valigetta. Ma non è che aiutino molto .
Poi uso la logica. Nel kit oltre al cavo ed al tubo c’è solo un grosso tappo a vite arancione. Non c’è altro e quindi la bomboletta va collegata in quel punto. Svito il tappo della bomboletta, vedo che c’è una ulteriore protezione di alluminio, ma immagino che non vada aperta, altrimenti non potrei più avvitarla al kit senza versare il contenuto della bottiglietta.

Quindi avvito la bomboletta al kit di gonfiaggio con tutto l’alluminio e stringo forte.
Premo il pulsante di accensione ed il rumore mi avverte che qualcosa sta succedendo.
Ci vuole qualche decina di secondi prima di capire che la ruota si sta effettivamente gonfiando e qualche minuto per completare davvero il gonfiaggio.

Smonto tutto, sperando che effettivamente il foro sia tappato, anche se so che non è una soluzione definitiva. Il kit di riparazione serve solo per superare il momento di difficoltà, ma poi ci si deve recare dal gommista per la riparazione definitiva.

I gentili parcheggiatori pugliesi (quando hanno saputo che non avevo la ruota di scorta mi hanno offerto quella della loro auto, senza conoscermi) mi hanno indicato dove trovare un gommista, a circa 5 chilometri di distanza.
Raggiungo il gommista a moderata velocità, la ruota forata sembra buona come le altre.

Il gommista smonta la ruota, la immerge nella vasca per cercare il foro e capisce quello che gli ho spiegato qualche minuto prima, ma che non aveva afferrato.
Mi domanda leggermente alterato: “ma hai usato il kit di riparazione ?”. “Certo”. “Ed io adesso come faccio ad individuare il foro ?” .

In pratica il gommista suggerisce, per la prossima volta, di gonfiare semplicemente la ruota, senza aggiunte di liquidi chimici, e recarsi a ripararla. Se il foro è piccolo non ci sono difficoltà.

Invece nel mio caso la gomma è riparata, anche se temporaneamente, e finchè non esce aria non si può individuare il foro e ripararla.

La soluzione è smontare il copertore e pulire il suo contenuto di liquido vischioso bianco. Un macello . Tutto il piazzale imbiancato e diversi minuti di secchio e spugna per levare tutto il liquido riparatore.
E poi rimontare, gonfiare ed immergere la ruota nella vasca per individuare il foro, che però non si può riparare subito, perchè bisogna aspettare che l’interno dove effettuare la riparazione sia ben asciutto !

Da questa esperienza ho potuto trarre le seguenti considerazioni:

  • il kit di gonfiaggio è più comodo e meno faticoso che alzare l’auto con il cric e smontare la ruota e chiunque lo può utilizzare.
  • se avessi bucato 2 o più pneumatici avrei comunque potuto gonfiare/riparare tutte le ruote e raggiungere il gommista.
  • i riparatori di pneumatici non sono contenti di dover lavorare su uno pneumatico ripieno di liquido riparatore.
  • con la ruota di scorta non avrei avuto urgenza di farmi indicare un gommista. avrei potuto riparare la ruota con comodo e non sempre si trovano gommisti in zona.
  • una volta utilizzata la bomboletta di riparazione è necessario acquistarne una nuova da tenere in auto.

Ancora non ho comprato la nuova bomboletta di schiuma, ma da un giro in rete dovrebbe costare intorno ai 10 euro.

Sempre in giro per la rete ho trovato opinioni contrastanti  e da verificare sulla pericolosità nell’usare la schiuma riparatrice. Si parla di gomme che vengono usurate dall’interno, di valvole da cambiare, di cerchioni da pulire accuratamente (cosa che in effetti il gommista ha fatto).

Ma avendo il Gpl e quindi mancando lo spazio per la ruota di scorta, tenendo conto che in 20 anni ho forato 3 volte, non credo proprio che sia conveniente occupare il baule con una ruota di scorta. Viva il kit riparatore.

Il kit di gonfiaggio e riparazione degli pneumatici ultima modifica: 2014-08-10T00:31:18+02:00 da infogomme admin

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